Cerca nel blog

martedì 30 dicembre 2014

A proposito di coerenza...

Credo molti di voi abbiano letto nei giorni scorsi l'articolo scritto da Vittorio Messori per il Corrierre della sera (lo potete trovare Qui).
Ora si può discutere se questo articolo sia condivisibile o meno però mi colpisce la reazione di molti blogger, giornalisti, preti e teologi a tale scritto.
Mi colpisce perché principalmente al giornalista sopra citato vengono rivolte due accuse: la prima è quella di aver scritto un articolo che dice molto più di quello che apparentemente si legge, anzi sarebbe in poche parole un attacco molto duro a Papa Francesco e al suo magistero. L'altra accusa è quella di non aver alcuna remora nel dubitare delle decisioni e dei gesti del pontefice, cosa che (secondo i detrattori di Messori)  un cattolico mai dovrebbe fare nei confronti del Papa.
La cosa permettetemi è piuttosto singolare. Perché? Lo spiego brevemente.
Prima di tutto non è affatto detto che Vittorio Messori nel suo articolo volesse dire più di quello che ha scritto o in qualche modo dire altro. Se avesse voluto apertamente criticare il Papa non avrebbe fatto diversamente da molti altri che da ben prima si sono scagliati contro determinati gesti e scelte operative fatte oltre Tevere e sicuramente avrebbe trovato molti spazi. Credo la posizione di Messori equilibrata perché cerca di non scivolare da un lato in una tendenza a criticare a prescindere (che a volte cade nel ridicolo) e dall'altro in una approvazione acritica e smodata che a tratti risulta grottesca.
Ma la cosa che più mi colpisce è che tra molti di quelli che oggi si scandalizzano per le parole di Messori e dicono indignati " non posso più tacere" o " occorre rispetto per il Santo Padre" vi sono molti che sotto altri pontificati manco si sognavano di scrivere articoli che lanciavano velate allusioni. No, questi campioni di coerenza sono gli stessi che apertamente e su famosi giornali e riviste o su autorevoli blog si vantavano di non seguire il magistero papale. Non pochi di questi addirittura invitavano a disobbedire creando non pochi danni tra i fedeli. Gli stessi che per giustificare le proprie tesi sostenevano di rifarsi ad autorevoli prelati e teologi (un esempio su tutti può essere quello del Card. Martini e delle sue dichiarazioni) e avevano l'ardire di dire che il Papa era in errore. Ora sono gli stessi che per sostenere le stesse tesi di sempre citano Papa Francesco, ovviamente saltando le parti scomode, tanto il taglia-copia-incolla per alcuni é una vera e propria professione da tempo...
Beh...che dire, la coerenza pare sia merce rara, un po' come le...opinioni scorrette!

giovedì 25 dicembre 2014

S. Natale 2014

Anche oggi é Natale. Eppure non possiamo capire l'incarnazione senza la croce. Se oggi celebriamo Dio che si fa carne ne comprendiamo la portata ai piedi della croce di Cristo. Eh sì, perché diciamo o sentiamo dire che a Natale tutti siamo più buoni, che la pace è giunta, che non dobbiamo più soffrire. Eppure anche oggi siamo caricati delle nostre piccole e grandi miserie, anche oggi vediamo le nostre speranze sfumare, anche oggi la paura ci stringe il cuore e lacrime solcano il nostro viso. Allora cosa significa Natale? Che cosa vuol dire Emmanuele - Dio con noi? 
Dio si è fatto vicino a noi, ha preso la nostra carne e ci ha detto che non siamo soli, che non ci ha dimenticati, ma che si è fatto compagno in questo nostro pellegrinaggio, che ha condiviso ogni cosa con noi, che ci aiuta e ci da la forza per portare la nostra croce, anzi che le nostre croci sono nella sua e che alla fine di ogni cosa la nostra speranza e la nostra certezza sono in quel sepolcro vuoto.

Buon S. Natale 2014 a tutti.

sabato 22 novembre 2014

LA RIVINCITA...

Spesso tra i vari argomenti che puntualmente vengono tirati fuori dagli anticlericali per attaccare e schernire la Chiesa e i cristiani c'è la famosa questione di Galileo Galilei.
Ora l'obiettivo di questo post non è quello di trattare nello specifico il caso di Galileo e dell'abiura per evitare la condanna anche se molto vi sarebbe da dire e chissà che non sia l'argomento di un post a venire...  Semplicemente desidero condividere un episodio simpatico accaduto alcuni mesi fa.
Come forse alcuni dei miei due o tre lettori sanno io sono un insegnante di religione alle scuole elementari.  Ebbene alcuni mesi fa mi trovavo in una delle classi dove appunto insegno ed ero in compresenza con una collega che si occupava, tra le tante materie, di insegnare anche scienze. Premesso che la collega era ed è veramente in gamba e ha sempre trattato le sue materie con competenza ed equilibrio è però accaduto questo: la maestra stava appendendo un cartellone dove in modo chiaro e schematico era spiegato ai bambini il metodo scientifico  messo a punto da Galileo Galilei  e insieme alla didascalie campeggiava un ritratto piuttosto noto dello scienziato.
Proprio mentre il cartellone finalmente poteva vedersi in tutto il suo contenuto si alza un alunno e a voce alta dice: "Ma io quello lì lo conosco! E' Padre Pio! Ho visto in tv un film su di lui!"
Non l'avesse mai detto! A quel punto il meccanismo clericale era partito. Per dieci lunghissimi minuti (il tempo impiegato dalla collega per far ritornare il silenzio in aula e spiegare un po' sconcertata che quello non era Padre Pio) c'è stato un susseguirsi ininterrotto di frasi tipo: "Sì, anche io lo conosco, mia nonna lo prega sempre" oppure "Io sono stato a San Giovanni Rotondo e l'ho visto" o ancora "Sì ho visto il film  in televisione, era uno che pregava tanto e faceva tanti miracoli!" e molte altre.
Il sottoscritto ovviamente non ha commentato nulla anche se non ha potuto evitare di farsi una risata pensando che la propaganda anticlericale  per una volta era stata sconfitta da ...un ritratto di Galileo Galilei scambiato per quello di San Pio da Pietralcina!
Per una volta una rivincita clericale...tutta da ridere!
   

mercoledì 8 ottobre 2014

LA VENDITA

I due entrarono nel concessionario un po' intimiditi da tutte quelle immagini pubblicitarie di grandi dimensioni con colori piuttosto sgargianti. Si avvicinarono alla reception e l'impiegata con molta gentilezza li invitò a proseguire verso uno stretto corridoio su cui si aprivano molte porte. Da una di queste uscì un uomo sulla quarantina, abbronzato e ben vestito che li salutò cordialmente e li invitò ad entrare nel suo ufficio.
« Benvenuti al nostro centro, grazie per averci scelto, vedrete che non resterete delusi.»
I due si scambiarono uno sguardo deciso e stavano per aprire bocca quando il loro interlocutore disse:
« Avete già pensato e scelto un modello oppure desiderate sfogliare il nostro catalogo?»
« No grazie, abbiamo già individuato il modello, solo volevamo alcune delucidazioni in merito».
« Bene signori! Non avete che da chiedere, sono a vostra disposizione!»
« Ecco...sui tempi di consegna, può darci qualche informazione più precisa?»
« Beh, siamo ovviamente sui nove mesi canonici, però se proprio lo desiderate possiamo scendere a otto mesi e mezzo circa. Ovviamente l'operazione ha un costo ulteriore, io però personalmente lo sconsiglio anche perché nonostante le probabilità siano basse c'è il rischio che il prodotto non sia all'altezza di quanto richiesto dai clienti. Se così fosse oltre ai costi di ritiro e smaltimento ci sarebbe l'inconveniente di dovere attendere altri nove mesi...»
«No guardi, per noi nove mesi vanno benissimo...solo volevamo sapere se vi sono vincoli e diversità di prezzo in base al colore oppure possiamo fare come desideriamo...»
« Ci mancherebbe! Non c'è  più nessun vincolo da molti anni ormai! Certo qui da noi in Europa il bianco è sempre il colore che va più di moda però ho avuto clienti che hanno preferito colori più come dire...esotici e sono rimasti molto soddisfatti!»
I due parvero molto soddisfatti delle parole del venditore che esordì nuovamente:
«Allora signori, visto che avete già in mente il vostro modello posso illustrarvi le nostre formule di pagamento rateizzato con tassi di interesse molto bassi, si sa che con questa crisi che non vuol finire...»
La coppia lo interruppe bruscamente:
«Scusi ma non è necessario, per noi i soldi non sono un problema. Vogliamo pagare tutto subito, ci interessa fare in fretta.»
«Oh, ma allora...benissimo! Direi che possiamo procedere con l'ordine allora. Posso garantirvi di farlo partire entro stasera, dovremmo ancora essere in tempo! Ecco... qui su questo modulo dovreste indicare...»
«Scusi, un'ultima domanda. L'uomo pareva un po' imbarazzato.  «Ma se il prodotto fosse di nostro gradimento e però in seguito (guardò per un attimo la persona accanto a lui e poi volse nuovamente lo sguardo al venditore) per diversi motivi non lo desiderassimo più...voi lo ritirereste vero? Era scritto sul volantino pubblicitario...»
«Ma signori! Signori miei! Vi pare che possiamo scrivere una cosa e poi non mantenerla? State tranquilli, in qualsiasi momento noi possiamo ritirare il vostro prodotto e provvedere a smaltirlo. Capisco che in certe situazioni possa succedere...Ovviamente non vale il discorso soddisfatti o rimborsati  in questo caso! Vi è da sostenere il costo di smaltimento che sarà un po' più alto del normale. Ma anche in tale situazione  desideriamo venire incontro ai nostri clienti per cui ad ognuno di voi due garantiremmo un buono sconto del 15% su di una nuova ordinazione. Non troverete gli stessi vantaggi in altri concessionari, questo ve lo posso assicurare!»
La coppia parve visibilmente sollevata.
«Allora...noi procederemmo con l'acquisto...»
«Bene! Stampo i moduli che mancano e poi potrete compilarli.»
Ciò che venne dopo fu pura e semplice burocrazia, scartoffie su scartoffie di una noia mortale che però non cancellarono l'entusiasmo del venditore. Un nuovo ordine significava una nuova e cospicua provvigione e di oggi i clienti erano già stati parecchi.
L'uomo salutò cordialmente la coppia di uomini che aveva appena formalizzato l'acquisto e la vide uscire mano nella mano. Li avrebbe informati quando il prodotto fosse arrivato in concessionario.
I due uscirono dalla porta passando proprio sotto lo striscione che recava scritto a caratteri cubitali:
« BEBE' FAI DA TE.
CONCESSIONARIA MULTIETNIE.
OGNI VOSTRO DESIDERIO E' UN DIRITTO E NOI LO FACCIAMO DIVENTARE REALTA'!!! »
Il venditore indugiò ancora un momento con lo sguardo sullo striscione poi si voltò e tornò nel suo ufficio . La giornata prometteva davvero bene.


Questo è un racconto di fantasia che spero rimanga tale a lungo. Alcune cose successe negli ultimi tempi però non mi fanno ben sperare. Forse qualcuno si offenderà o scandalizzerà. A me interessa solo far riflettere su che cosa succede (ed in futuro potrebbe divenire cosa diffusa) quando i bambini non sono considerati un dono da accogliere, ma un diritto ad ogni costo.
Per quanto riguarda lo smaltimento citato nel racconto e cioè l'infanticidio (parola politicamente scorretta lo so, ma la sostanza è quella!) non ho inventato nulla! Tempo fa lo hanno ben teorizzato gli scienziati (purtroppo italiani) Alberto Giubilini e Francesca Minerva.   

Una serata da non perdere!


sabato 27 settembre 2014

Uno tira l'altro...



Si dice sovente che i nostri politici approvino e votino provvedimenti assurdi spesso
in contrasto uno con l'altro.
Beh, devo dire che stavolta invece hanno fatto le cose per bene!
Infatti dando la possibilità di dare ai figli il cognome della madre avete idea di che liti furibonde verranno fuori tra i coniugi che dovranno decidere? Ma nessun problema! Se non ci si riesce a mettere d'accordo c'è sempre il divorzio breve! Logico no?

sabato 30 agosto 2014

Volli, fortissimamente volli!

E così il tribunale di Roma ha riconosciuto la possibilità di adozione ad una coppia omosessuale formata da due donne di cui una sola è biologicamente imparentata con la bimba ottenuta mediante procreazione assistita (è il caso di dirlo anche se sembra si parli di un oggetto!) in un paese europeo cinque anni fa.
Riporto qui per completezza la notizia.
Ora, tralasciamo i vari problemi, giuridici, antropologici, etici che pure ci sono.
Vorrei brevemente concentrarmi su di un aspetto che forse pochi prenderanno in considerazione.
Non voglio con questo post esprimere giudizi , ma solo basarmi su ciò che provo e vivo ogni giorno da padre e marito.
Con mia moglie abbiamo desiderato dei figli e ci siamo detti appena sposati che se fossero arrivati subito ne saremmo stati felici (e così è stato). Dicevo appunto che abbiamo desiderato un bambino, siamo stati aperti alla vita e quando abbiamo scoperto che era stato concepito lo abbiamo accolto senza saper se sarebbe stato alto, biondo, bello, maschio o femmina, sano o malato. Ci è stato fatto un dono e noi ci siamo preparati ad accoglierlo facendo del nostro meglio.
Intendo dire con questo che dopo il desiderio e la conseguente apertura alla vita vi è una dimensione che ingloba tutto che è quella del dono. Essa fa sì che il nuovo venuto (il figlio) non sia un semplice prodotto della volontà di chi lo ha desiderato, infatti obbliga chi lo attende a porsi allo stesso livello e non al di sopra. Obbliga a quell'incontro  tra il padre e la madre che hanno accolto un altro da sè (e non un prodotto di sè, la differenza non è solo terminologica!), incontro che per farla breve genera la paternità e la maternità.
Ora veniamo al caso di cui si dava notizia nell'incipit del post.
Io penso che al di là di tutto qui manchi proprio la dimensione (che è però essenziale) del dono.
Noi vogliamo una bambina, noi la facciamo (anzi la commissioniamo perchè ci è naturalmente impossibile concepirla), noi la otteniamo, noi la cresciamo e vogliamo che sia riconosciuta come figlia nostra (anche se essendo nata con eterologa è figlia anche di un terzo mister X). Noi vogliamo e basta. E se poi quel figlio non corrisponde a ciò che io voglio? E se poi le cose andranno diversamente? Chi ne porterà ( o meglio sopporterà) il peso? Io credo prima di tutto i figli.
 E se mi permettete un'ultima considerazione la cosa che più mi preoccupa è che certe decisioni sono prese in nome di quei bambini e per il loro bene senza però minimamente interrogarsi su quale realmente esso possa essere.
Ecco quanto penso, senza giudizi e rancori, ma con tanta, tanta pena nel profondo.
  

venerdì 22 agosto 2014

Davvero inopportuno...

Spiace davvero che un ministro della Repubblica Italiana per di più titolare del dicastero della pubblica istruzione sia stata pizzicata in topples durante le sue vacanze estive.
Spiace per due motivi:

Primo perchè in quanto personaggio pubblico non puoi non sapere di essere nel mirino delle macchine fotografiche di mezza Italia anche quando sei in vacanza. Per cui se la cosa è successa è perchè evidentemente ti sta bene così.
Io mi chiedo però come pubblico rappresentante del popolo italiano quale messaggio vuoi dare. I soliti diranno che altri politici hanno fatto ben peggio, è sicuramente vero però ciò non toglie che qualche perplessità la si possa sollevare anche su questo caso e il dubbio rimanga.

Spiace ancora di più perchè il ministro in questione dovrebbe avere a cuore l'istruzione delle giovani generazioni italiane e quindi mi chiedo:
ti fai fotografare in topples, tu che dovresti pensare e credere che il corpo non sia qualcosa da mercificare e mettere in mostra come un trofeo e sei ben consapevole di quanto i nostri ragazzi siano immersi in questa pornificazione di massa?

Già pretendevi di rassicurare i genitori (e il corpo docenti di cui faccio parte)  dicendo che per le nuove linee guida sull'educazione sessuale nelle scuole consulterai le associazioni famigliari incontrando però dopo pochi giorni i rappresentanti del mondo LGBT  e rassicurando sulla attuazione della Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sullorientamento di genere e sull'identità sessuale  alla cui redazione queste associazioni hanno collaborato.

NO, davvero inopportuno signor ministro.

L'elogio della cornice

Immaginate cosa sarebbero quelle sculture di Michelangelo che paiono emergere dei blocchi di pietra senza quel marmo che sì le contiene e le racchiude, ma nel contempo le esalta e dà loro forza e plasticità. Oppure pensate alla Monnalisa come sarebbe se invece di quella bella cornice che sottolinea ed evidenzia i tratti e la bellezza del suo viso fosse collocata su di un fondale ben più ampio circondata da molte altre immagini. Certamente non sarebbe la stessa cosa. Oppure se il capolavoro michelangiolesco della Sistina non fosse rinchiuso in quella cappella piuttosto scura, stretta e molto alta che se da un lato costituisce una limitazione dall'altro costringe il visitatore a levare lo sguardo verso l'alto e a sentirsi trasportato dentro a quella Bibbia per immagini dipinta dal Buonarroti sulla volta.
E cosa dire dell'uomo? Egli non è forse la più bella delle opere d'arte? Il punto più alto della Creazione creato a immagine e somiglianza di Dio. In quest'opera Dio ha riversato tutto il suo amore e la sua dedizione.
Ebbene cosa sarebbe quest'uomo senza la sua "cornice" e cioè quella legge naturale che da molti oggi è vista come una costrizione subdola e spietata cui andare oltre? Ma non è forse quella stessa legge naturale a rivelare la vera essenza dell'uomo? Il suo essere creato maschio e femmina e la sua capacità unica di donarsi vicendevolmente così da poter generare ed accogliere la vita, un altro da sè? Attraverso l'accettazione di tale legge non solo l'uomo ritrova se stesso, ma riscopre l'intimo rapporto con il suo Creatore.
Insomma per farla breve la cornice conta!
Qualcuno di voi si chiederà cosa ho fumato prima di scrivere questo post e la risposta è ...nulla!
Semplicemente fra i miei tanti propositi di letture estive c'è quello di Ortodossia di G.K. Chesterton (libro che si sta rivelando bellissimo ed ogni riga sarebbe da incorniciare!) e mi sono imbattutto in questa affermazione che trovo estremamente veritiera:

 "L'arte è limitazione, l'essenza di ogni quadro è la cornice."
 

mercoledì 13 agosto 2014

più cani che bambini...

Un paio di giorni fa (sono in vacanza nella bellissima cornice delle Dolomiti) stavo pescando con mio suocero in riva ad un bellissimo lago. Una posto magnifico per appunto pescare e passeggiare in tranquillità immersi nella natura. Mia moglie infatti era a spasso con nostra figlia e noi ci godevamo un po' del nostro hobby. Ad un certo punto mio suocero esordisce con una frase che cito testualmente:

                "Ci sono più cani che bambini..."

Quella frase mi ha colpito come un fulmine ed ho iniziato a prestare attenzione a chi passava sul sentiero dietro di noi. Effettivamente per ogni bambino che notavo, vi erano almeno dieci o dodici cani! Stessa attenzione ho prestato nei giorni successivi andando a fare alcune piccole spese nel supermercato vicino a noi e per strada e la scena si è ripetuta.
Ecco, tale particolare apparentemente inutile mi fa dire questo:
Credo sia il segno evidente della crisi della nostra società occidentale. Una  società che ha smarrito le sue radici (peggio, le ha apertamente rifiutate) e non sa più dove vuole andare. Non a caso questo smarrimento si traduce in una sfiducia nel futuro, in una incapacità di saper progettare a lungo termine ed il sintomo più evidente è la mancanza di figli. Con aggiunta di paradossi colossali. La famiglia, l'unica famiglia quella composta da un uomo e una donna è stritolata da mille vincoli, problemi, assurdi balzelli, trappole burocratiche e fa salti mortali per garantire un futuro alla prole. Le attuali politiche altro non fanno che opprimere ancor di più l'unico argine all'abisso e per di più cercano in tutti i modi di destrutturare e abbattere l'istituto familiare aprendo alle "nuove famiglie" e ai "nuovi diritti"  senza rendersi conto che stanno aprendo le porte a nuove schiavitù e nuove povertà quali utero in affitto e figli di nessuno. Come possiamo pretendere di saper porre un argine (ammesso che non sia tardi) a ciò che sta accadendo nel vicino Oriente e che ci riguarda più da vicino di quel che pensiamo se prima non torniamo a capire chi siamo? Dobbiamo tornare alle nostre radici e intendo quelle radici cristiane che volenti o nolenti hanno plasmato la nostra società e la nostra cultura.

 

lunedì 11 agosto 2014

Bombardare per difendere...

Obama ha dato il via ad una campagna di bombardamenti in difesa dei profughi (in gran parte cristiani) braccati dai miliziani dell'Isis.
Altri stati e governi si stanno interrogando su che cosa fare. Leggo anche che sono stati paracadutati pacchi di viveri e generi di prima necessità a questa fiumana di gente allo sbando.
Bene, sicuramente ciò nell'immediato può essere utile e doveroso.
C'è un però, i bombardamenti mirati (si spera lo siano davvero) non sono la soluzione, ma una toppa che non può bastare.
Occorre chiedersi da dove arrivano tutte le e armi e i soldi di cui dispongono le milizie del califfato iracheno-siriano; come è possibile che molti armamenti donati ai ribelli siriani siano finiti in mano a tali macellai? Chi tra le grandi potenze li ha riforniti? In Libia si è voluto abbattere Gheddafi ed il risultato è un nuovo califfato, non vi fu forse chi invocò più cautela in un intervento militare così azzardato? Forse qualche mea culpa (anche se non risolutorio) aiuterebbe.
Tutte queste persecuzioni ai cristiani iracheni devono far riflettere sul problema ben più ampio della libertà religiosa in quei paesi (e non solo là). Se è vero che le truppe del califfato non hanno nessuna pietà è vero anche che pochi membri appartenenti alle altre religioni si sono opposti alle persecuzioni (i pochi che l'hanno fatto hanno pagato un caro prezzo...) e spesso le minoranze cristiane erano già prima dell'arrivo dell'Isis discriminate e a malapena tollerate. E poi...perchè tanta veemenza nel sottolineare le condizioni dei profughi mentre ben poca nell'additare i responsabili di tali persecuzioni e crimini (anche in ambito ecclesiale)? Per un principio di prudenza? Forse sì...
Attendiamo risposte e nuovi sviluppi e nel frattempo preghiamo per questi nostri fratelli che sono nella prova.

venerdì 8 agosto 2014

"Addio Mosul"


Segnalo l'ottimo articolo sul blog di Costanza Miriano, lo potete trovare cliccando qui.

lunedì 28 luglio 2014

"Nazarat"

"Tu sei in mezzo a noi Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro."
                                                                        (Ger 14,9)


Sì, siamo Nazarat, così hanno voluto marchiare alcuni di noi. Lo siamo e non abbiamo paura di ammetterlo e di professarlo. Ciò che è scandalo per altri è vanto per noi.
Preghiamo perchè questi nostri fratelli siano sostenuti, consolati e guidati nella prova.


domenica 13 luglio 2014

Io ci penserei bene...

Ho appreso (anche se non mi ha sorpreso più di tanto) la notizia che da settembre il governo Renzi  intende discutere la proposta Cirinnà sulle civil partnership che de facto equipara il matrimonio "classico" alle unioni omosessuali oltre a regolamentare varie forme di convivenza. Liberissimi di farlo, d'altra parte sono al governo anche se uno potrebbe dire che con tutte le emergenze che ci sono in Italia forse questa non è al primo posto, ma vabbè! Non facciamo i fiscali!
Il punto è che se io fossi al posto del premier Renzi ci penserei due volte. Perchè?
Perchè tutti i capi di governo che prima di lui ci hanno provato o lo hanno fatto non è che ne abbiano tratto un gran vantaggio, anzi!
Prendiamo la Francia: il paese è in crisi, i salari ristagnano e l'occupazione è al palo. I tagli indiscriminati e le tasse strangolano il paese e la fiducia è ai minimi storici.  Per risolvere la situazione Hollande ed il suo governo hanno pensato di concentrarsi sulla legge Taubira che ha appunto riconosciuto alle unioni omosessuali i medesimi diritti di quelle eterosessuali. Risultato? Oltre a portare più di un milione di persone in piazza a protestare (riuscendo a mettere insieme tra l'altro cristiani, musulmani ed ebrei!) Hollande è riuscito a portare il partito socialista francese a percentuali minime, circa il 16% alle ultime elezioni. I francesi evidentemente hanno pensato che sarebbe stato meglio concentrarsi su altre necessità. Niente da dire, un bel risultato.
Facciamo un salto un po' più in là, prendiamo l'America di Obama. Il presidente americano con il suo slogan "Love is Love" è diventato l'icona del mondo LGBT d'oltreoceano e non solo. Addirittura dice di averne parlato con le sue figlie e si è adoperato perchè anche nelle scuole l'educazione venga adeguata ai nuovi diritti civili. Il nostro Barak si è adoperato anche perchè in molti stati venissero approvati i cosiddetti matrimoni gay.  Bisogna riconoscere che il presidente si è speso molto per la causa. Il problema è che su altri fronti le cose non sono poi andate così bene. In politica estera tuttte le volte che ha provato a fare qualcosa ha ottenuto esattamente l'opposto: in Egitto ha sostenuto la fratellanza musulmana e li hanno cacciati, in Libia ha fatto la guerra e ora i terroristi la fanno da padrone, in Siria voleva bombardare e il papa lo ha fermato, ecc. In campo economico benchè la ripresa sia iniziata i dati occupazionali non sono all'altezza delle aspettative, la sua riforma sanitaria perde pezzi un po' alla volta e in più con lo scandalo Datagate deve pure chiedere scusa a testa bassa agli alleati Europei che non hanno preso bene la notizia di essere stati spiati per mesi senza saperlo.
I consensi per lui e il suo partito sono in calo vertiginoso e non pare vogliano risalire nell'immediato. Anche qui un bel risultato.
Altri sarebbero gli esempi, ma mi sono limitato ai due più illustri.
In sostanza: Renzi non lo fare! Hai solo da perderci!
Oppure, a voler essere cattivi, magari lo vuoi fare perchè così la gente non penserà ad altre cose, tipo la crisi che non passa, le tasse che non si abbassano, il lavoro che si perde o non si trova e altre piccole cosucce che però un po' agli italiani stanno ancora a cuore!
Come li chiamavano? Mezzi di distrazione di massa mi pare...
Lo so che è un pensiero poco gentile però dall'Opinione Scorretta cosa ci si poteva aspettare?

domenica 6 luglio 2014

Non posso tacere!

Su di un quotidiano on-line ho trovato la foto che vedete qui sopra. L'autrice ha voluto immortalare il momento in cui una coppia omosessuale di New York prende il braccio il bambino appena nato che da qual preciso istante sarà loro.
Ho letto diversi commenti in questi giorni, per alcuni è commovente, per altri il segno che le cose stanno cambiando, per altri uno scandalo.
Io dico semplicemente la mia.
In questa foto si realizzano i desiderata di più persone. La coppia di uomini vede realizzata la possibilità (dicono loro) di avere un figlio (io direi di comprarlo!). Si vede la faccia sorridente di un'operatrice sanitaria forse perchè questa è l'ennesima dimostrazione che grazie alla scienza ormai (quasi) tutto è possibile. Poi vi è la faccia della donna che ha affittato il suo utero (so che il politicamente corretto vorrebbe si dicesse gestante di sostegno, ma questa volta voglio essere il più scorretto possibile!) che sorridente non è, ma d'altro canto ha appena partorito e comunque sa che si è aggiudicata un buon gruzzolo grazie alla sua prestazione.
Il paradosso è che colui che è al centro della foto e che tutti guardano è l'unico che non viene rispettato. Sì perchè nessuno dei presenti pensa a cosa sia veramente meglio per lui, infatti è appena venuto alla luce che lo tolgono alla madre (perchè tale è) e lo appoggiano  su due sconosciuti che si sono tolti le maglie pensando così di alleviargli il trauma (loro direbbero semplicemente passaggio).
E non venitemi a dire che io non so di cosa parlo perchè lo so benissimo. Quando è nata mia figlia ero in sala parto, appena venuta alla luce l'ho vista piangere e poi subito calmarsi perchè è stata appoggiata su sua madre, ha sentito quella voce, il battito di quel cuore, quel respiro, tutte cose che nei nove mesi precedenti aveva imparato a conoscere bene ed erano la sua unica fonte di sicurezza. Dopo cinque minuti già si muoveva usando ogni suo senso per raggiungere il seno della mamma  e così iniziare a prendere il primo latte. E a questo bambino tutto questo è stato deliberatamente negato. Provate anche solo a pensare a cosa gli stanno facendo, il neonato si percepisce come un tutt'uno con la madre e questi lo portano via! Nel nostro mondo se fai una cosa del genere a un cagnolino appena nato ti mettono alla gogna e forse anche in galera e poi però dobbiamo tollerare scene come questa? E non mi si dica che questo è una discorso di destra, sinistra, sopra o sotto che dir si voglia! E' semplicemente un discorso di umanità.
Questo è il moderno monte Taigeto (era il monte dove nei tempi antichi si abbandonavano i bambini ritenuti non degni di essere spartani), allora i piccoli erano sacrificati alla forza, alla potenza militare e alla superbia di un popolo, oggi sono sacrificati sull'altare dei "nuovi diritti". Ecco, questo è il risultato che ottiene l'umanità quando decide di sostituirsi a Dio.
Non mi interessa se ciò che ho detto sin qua lo condividono in pochi, non mi importa se qualcuno si sentirà offeso dalle mie parole, non ho paura di parlare o scrivere anche se ormai in molte parti del mondo "succede così". Parlerò, scriverò e protesterò ogni qual volta saprò di una cosa simile e alzerò sempre di più la voce dovessi rimanere l'ultimo a farlo.  Sono disposto ad andare sino in fondo perchè questo è il prezzo puro e semplice della mia umanità.

mercoledì 4 giugno 2014

CRONACHE DELL'ANNO 2114



Un’estate questa del 2114 che promette mesi di tensioni sociali altissime con il rischio che ritornino fondamentalismi e integralismi che pensavamo relegati ormai nel passato.
A nessuno di noi può infatti sfuggire che ieri sera è andata in scena l’ennesima prevaricazione di certa politica nei confronti della società tutta. È infatti stato discusso in seduta notturna e durante il periodo vacanziero (cosa mai vista e inaudita, proprio come se ci fosse qualcosa da nascondere!) il contestato ddl sull’eterofobia che porta il nome dell’on. Barbadotto. Come più volte detto tale disegno di legge si propone di introdurre l’aggravante per il reato di eterofobia e de facto vuole censurare tutti coloro che si oppongono al matrimonio tra un uomo e una donna. Se venisse approvato questo disegno di legge tutti coloro (e di certo sono la maggioranza) che si opponessero al matrimonio eterosessuale verrebbero additati come eterofobi e rischierebbero un periodo di rieducazione presso gruppi famiglia (gestiti spesso da parrocchie), centri aiuto alla vita e altre amenità, sino ad arrivare nei casi di accuse più gravi alla pena detentiva. Di certo una tale situazione non è accettabile e il comitato MF (Multicolor family) si sta già mobilitando con iniziative, sit-in e con una raccolta firme per un eventuale referendum abrogativo. Oltretutto non è sfuggita ai più la provocazione dell’Etero Pride che quest’anno si è tenuto proprio a Roma (da quasi cent’anni considerata, a ragione, la città arcobaleno) e che ha avuto l’ardire di far sfilare passeggini, carrozzine con bambini piccoli e coppie etero che si tenevano scandalosamente per mano, alcune anche con gli stessi bambini! Nessun carro allegorico, nessuno striscione o slogan irriverente, insomma un raduno all’insegna della provocazione pura e semplice!
Come se non bastasse (e come alcuni avevano profetizzato) la legge 1194 recentemente entrata in vigore sulla Tutela della donna e la continuazione volontaria di gravidanza sta mostrando i suoi primi risvolti negativi. Infatti a causa di poche centinaia di donne che scelgono di continuare la gravidanza (pratica desueta e pericolosa da quando con la gestazione di sostegno si può tranquillamente faticare meno e avere un figlio con modica spesa) vi è già chi parla di diritto alla gravidanza e quindi della possibilità di abolire l’obiezione di coscienza per quei medici che si volessero rifiutare (requisito fondamentale di libertà!) di seguire una donna che ostinatamente volesse portare avanti una gravidanza. Veementi proteste dall’ordine dei medici, dai sindacati di categoria e in particolare dagli operatori delle cliniche ADS (Aborto di stato) che sottolineano il dovere di non assecondare queste convinzioni, pena la perdita di centinaia di posti di lavoro per i dipendenti del settore. Da evidenziare anche la vivace protesta delle donne sotto contratto delle baby- factories che dichiarano che oltre a produrre ricchezza (cinque punti percentuali del PIL) la gestazione di sostegno è ciò che ha permesso di rendere il concetto di genitorialità davvero universale, donando a tutti, senza alcuna distinzione, la possibilità di avere un figlio. Ovviamente tra i promotori della legge 1194 nessuno pensa alle catastrofiche conseguenze per i figli. Infatti i bambini nati da una ‘normale’ gravidanza saprebbero chi sono i loro genitori biologici, restando vincolati a vita a schematismi arcaici e demodé. Questo concetto è stato ben espresso dal portavoce dell’associazione FIP (Figli in provetta) il quale ha dichiarato recentemente che oltretutto si rischia di far credere a questi genitori (che hanno operato una scelta già di per sé irresponsabile decidendo di portare avanti la gravidanza) di essere loro i primi responsabili dell’educazione dei figli quando sappiamo benissimo che è lo Stato l’unico a essere adeguato a tale compito. E d’altro canto non è un caso che siano stati utilizzati da pochi facinorosi termini come «diritto naturale», «padre e madre», «utero in affitto», «omicidio legalizzato» e «infanticidio», espressioni che speravamo ormai relegate in un passato conservatore, omofobo e, francamente, anche un poco fascista.
Per fortuna non mancano esempi luminosi come quelli che ci provengono dagli altri paesi europei. Come sempre la Francia si dimostra all’avanguardia con l’approvazione definitiva nel mese scorso del Mariage Universel, che rende finalmente possibili i matrimoni fra tutte le specie animali. Poche e isolate le proteste e grandi festeggiamenti dei vari comitati promotori uniti nello scandire lo slogan simbolo di questa battaglia: «il miglior amico dell’uomo può e deve poter diventare anche il miglior coniuge».
La stessa Unione Europea plaude alla Francia e bacchetta l’Italia perché un disegno di legge simile giace in Parlamento da mesi per l’ostruzionismo di pochi intransigenti (guarda caso gli stessi del ddl eterofobia).
È peraltro notizia di questa settimana che nuove sanzioni ci saranno comminate perché il nostro governo non ha ancora recepito i Nuovi Standard per l’Educazione Sessuale in Europa dove finalmente si dice a chiare lettere che nessun genitore (sia esso il numero 1 o 2 o qualunque altro) può arrogarsi il diritto di educare un figlio estromettendo lo Stato da ciò che più gli compete.
Che dire infine? Certo è evidente che sia in corso una guerra per ridefinire il concetto di uomo così come noi lo conosciamo, e come ci è stato faticosamente consegnato dopo le straordinarie conquiste del secolo scorso, ma fortunatamente la grande maggioranza dei cittadini non si lascia intimidire, l’Europa stessa la sostiene, e se uniti «abbiamo più diritti» allora non dobbiamo scoraggiarci, ma continuare a lottare!

(articolo tratto dal quotidiano «Nuova Umanità» del 6 agosto 2114)

domenica 9 febbraio 2014

Problemi e loro soluzioni...

Si sa che al mondo i problemi sono tanti anzi tantissimi e da quando l'uomo popola la terra molti si sono arrovellati per porre una soluzione o almeno un argine a certuni di questi.
Più in particolare mi colpisce una questione:

  •   la fame nel mondo si sa affligge purtroppo miliardi di persone. Orbene se io ora proponessi come semplice soluzione quella di eliminare fisicamente tutti gli affamati quasi sicuramente verrei preso, denunciato, condannato e butterebbero certamente la chiave della cella (e farebbero bene! Aggiungo io)
  • anche la povertà è un male che colpisce sempre più persone nel mondo (anche nel nostro "ricco" occidente). Se io, di nuovo, dicessi che per risolvere il problema della povertà basterebbe eliminare fisicamente tutti i poveri, credo che (giustamente) il copione sarebbe lo stesso di poche righe sopra
  •   restando in un ambito europeo (e purtroppo l'Italia detiene il triste primato) troviamo invece, tra gli altri, il male dell’ "inverno demografico", un termine elegante per dire che non si fanno più figli e la popolazione invecchia velocemente. E anche qui, se per assurdo, dicessi che una soluzione all'inverno demografico sarebbe quella di eliminare tutti i bambini non ancora nati (e già sono pochi)...beh... In questo caso riceverei applausi e lodi perché sarebbe  stato garantito un diritto fondamentale della donna. Mi direbbero che ho finalmente fatto prevalere la libertà sulla morale, che ho finalmente compreso che l'utero è della donna e lei sola se lo gestisce. Mi porterebbero in trionfo perché ho vinto l'oscurantismo clericale e reazionario… senza contare che sarei sostenuto dal fatto che anche l'Europa va in questa direzione e che la modernissima Francia addirittura persegue chi si oppone all'aborto..
… E così si spiegano 800.000 aborti in 35 anni (cifra approssimativa che secondo alcuni è molto più alta).
 Io la mia consueta scorrettezza l'ho detta, ora  sta voi riflettere su ciò che a me pare un vero e proprio paradosso.  

martedì 21 gennaio 2014

Un suggerimento...

Recentemente l'attenzione di molti giornali (anche italiani) è stata attirata dalle notizie giunte dalla vicina Francia sulle acrobazie sentimentali del presidente Hollande.
Profondamente scosso da tali notizie, vorrei provare a dargli un consiglio: visto che con tre donne diverse la cosa non è andata a buon fine potrebbe provare a sposare un compagno del suo stesso sesso, pare che in Francia sia possibile...

mercoledì 8 gennaio 2014

aforisma

Il miglior modo per privare l'uomo della sua libertà?
Convincerlo che è libero di assecondare ogni  cosa possa concepire e desiderare.