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giovedì 19 marzo 2020

Citazioni...




C’è stato un tempo in cui i Papi citavano nei loro discorsi e nelle loro interviste i Padri della Chiesa, i filosofi dell’antichità e grandi del pensiero antico e moderno. Non lo facevano per fare sfoggio di sapienza e buona memoria e neppure per un semplice esercizio retorico.
Quando un figlio vuole toccare il cielo si appoggia sempre con sicurezza sulle spalle del proprio papà.
Così era per Giovanni Paolo II e per Benedetto XVI (solo per citare gli ultimi due) e questo ha fatto si che essi stessi divenissero a loro volta padri nel pensiero e soprattutto padri nella fede e oggi per molti di noi il citarli è fonte di sicurezza e conforto.
Ma ai giorni nostri le citazioni papali si sono dirette verso nuovi orizzonti, si preferisce nominare personaggi come Emma Bonino e citare il noto conduttore Fabio Fazio. Nessun richiamo alla conversione, nessun invito a leggere questo segno dei tempi come un richiamo a ciò che davvero conta.
Come mi scriveva un amico: il sunto è che non importa che tu creda o meno in Dio, basta essere buoni e “andrà tutto bene” che è il nuovo mantra, l’evoluzione 2.0 dei gessetti colorati e del cantare a squarciagola Imagine per esorcizzare la paura.
Ma a Bergamo nessuno canta dai balconi. A Bergamo si guardano sfilare (e le immagini le stiamo vedendo tutti ) i camion dell’esercito carichi dei feretri dei morti a causa dell’epidemia di Covid 19.
E più che mai avremmo bisogno di qualcuno che ci indicasse i giganti della fede e che per mezzo loro ci dicesse, anche tra le lacrime perché sono segno di vicinanza proprio come pianse Gesù, che in tutta questa impotente assurdità (in cui ad alcuni andrà bene, ma a tanti altri no) c’è comunque un senso al di là di come andrà a finire.
Per cui se Francesco oggi cita Fazio, ieri la Bonino e domani chissà chi altro non ne abbia a male se un domani non lo si citerà (non essendo il citare un dogma di fede).
E oggi nella solennità di San Giuseppe preghiamo per i nostri padri, soprattuto quelli nella fede perché il Signore li guidi, li ispiri, li tiri anche per la collottola se necessario perché possano soccorrere noi che spesso ci sentiamo orfani.

Andrea Musso