C’è
stato un tempo in cui i Papi citavano nei loro discorsi e nelle loro
interviste i Padri della Chiesa, i filosofi dell’antichità e
grandi del pensiero antico e moderno. Non lo facevano per fare
sfoggio di sapienza e buona memoria e neppure per un semplice
esercizio retorico.
Quando
un figlio vuole toccare il cielo si appoggia sempre con sicurezza
sulle spalle del proprio papà.
Così
era per Giovanni Paolo II e per Benedetto XVI (solo per citare gli
ultimi due) e questo ha fatto si che essi stessi divenissero a loro
volta padri nel pensiero e soprattutto padri nella fede e oggi per
molti di noi il citarli è fonte di sicurezza e conforto.
Ma
ai giorni nostri le citazioni papali si sono dirette verso nuovi
orizzonti, si preferisce nominare personaggi come Emma Bonino e
citare il noto conduttore Fabio Fazio. Nessun richiamo alla
conversione, nessun invito a leggere questo segno dei tempi come un
richiamo a ciò che davvero conta.
Come
mi scriveva un amico: il sunto è che non importa che tu creda o meno
in Dio, basta essere buoni e “andrà tutto bene” che è il nuovo
mantra, l’evoluzione 2.0 dei gessetti colorati e del cantare a
squarciagola Imagine
per
esorcizzare la paura.
Ma
a Bergamo nessuno canta dai balconi. A Bergamo si guardano sfilare (e
le immagini le stiamo vedendo tutti ) i camion dell’esercito
carichi dei feretri dei morti a causa dell’epidemia di Covid 19.
E
più che mai avremmo bisogno di qualcuno che ci indicasse i giganti
della fede e che per mezzo loro ci dicesse, anche tra le lacrime
perché sono segno di vicinanza proprio come pianse Gesù, che in
tutta questa impotente assurdità (in cui ad alcuni andrà bene, ma a
tanti altri no) c’è comunque un senso al di là di come andrà a
finire.
Per
cui se Francesco oggi cita Fazio, ieri la Bonino e domani chissà chi
altro non ne abbia a male se un domani non lo si citerà (non
essendo il citare un dogma di fede).
E
oggi nella solennità di San Giuseppe preghiamo per i nostri padri,
soprattuto quelli nella fede perché il Signore li guidi, li ispiri,
li tiri anche per la collottola se necessario perché possano
soccorrere noi che spesso ci sentiamo orfani.
Andrea
Musso