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martedì 30 dicembre 2014

A proposito di coerenza...

Credo molti di voi abbiano letto nei giorni scorsi l'articolo scritto da Vittorio Messori per il Corrierre della sera (lo potete trovare Qui).
Ora si può discutere se questo articolo sia condivisibile o meno però mi colpisce la reazione di molti blogger, giornalisti, preti e teologi a tale scritto.
Mi colpisce perché principalmente al giornalista sopra citato vengono rivolte due accuse: la prima è quella di aver scritto un articolo che dice molto più di quello che apparentemente si legge, anzi sarebbe in poche parole un attacco molto duro a Papa Francesco e al suo magistero. L'altra accusa è quella di non aver alcuna remora nel dubitare delle decisioni e dei gesti del pontefice, cosa che (secondo i detrattori di Messori)  un cattolico mai dovrebbe fare nei confronti del Papa.
La cosa permettetemi è piuttosto singolare. Perché? Lo spiego brevemente.
Prima di tutto non è affatto detto che Vittorio Messori nel suo articolo volesse dire più di quello che ha scritto o in qualche modo dire altro. Se avesse voluto apertamente criticare il Papa non avrebbe fatto diversamente da molti altri che da ben prima si sono scagliati contro determinati gesti e scelte operative fatte oltre Tevere e sicuramente avrebbe trovato molti spazi. Credo la posizione di Messori equilibrata perché cerca di non scivolare da un lato in una tendenza a criticare a prescindere (che a volte cade nel ridicolo) e dall'altro in una approvazione acritica e smodata che a tratti risulta grottesca.
Ma la cosa che più mi colpisce è che tra molti di quelli che oggi si scandalizzano per le parole di Messori e dicono indignati " non posso più tacere" o " occorre rispetto per il Santo Padre" vi sono molti che sotto altri pontificati manco si sognavano di scrivere articoli che lanciavano velate allusioni. No, questi campioni di coerenza sono gli stessi che apertamente e su famosi giornali e riviste o su autorevoli blog si vantavano di non seguire il magistero papale. Non pochi di questi addirittura invitavano a disobbedire creando non pochi danni tra i fedeli. Gli stessi che per giustificare le proprie tesi sostenevano di rifarsi ad autorevoli prelati e teologi (un esempio su tutti può essere quello del Card. Martini e delle sue dichiarazioni) e avevano l'ardire di dire che il Papa era in errore. Ora sono gli stessi che per sostenere le stesse tesi di sempre citano Papa Francesco, ovviamente saltando le parti scomode, tanto il taglia-copia-incolla per alcuni é una vera e propria professione da tempo...
Beh...che dire, la coerenza pare sia merce rara, un po' come le...opinioni scorrette!

giovedì 25 dicembre 2014

S. Natale 2014

Anche oggi é Natale. Eppure non possiamo capire l'incarnazione senza la croce. Se oggi celebriamo Dio che si fa carne ne comprendiamo la portata ai piedi della croce di Cristo. Eh sì, perché diciamo o sentiamo dire che a Natale tutti siamo più buoni, che la pace è giunta, che non dobbiamo più soffrire. Eppure anche oggi siamo caricati delle nostre piccole e grandi miserie, anche oggi vediamo le nostre speranze sfumare, anche oggi la paura ci stringe il cuore e lacrime solcano il nostro viso. Allora cosa significa Natale? Che cosa vuol dire Emmanuele - Dio con noi? 
Dio si è fatto vicino a noi, ha preso la nostra carne e ci ha detto che non siamo soli, che non ci ha dimenticati, ma che si è fatto compagno in questo nostro pellegrinaggio, che ha condiviso ogni cosa con noi, che ci aiuta e ci da la forza per portare la nostra croce, anzi che le nostre croci sono nella sua e che alla fine di ogni cosa la nostra speranza e la nostra certezza sono in quel sepolcro vuoto.

Buon S. Natale 2014 a tutti.