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mercoledì 20 aprile 2022

Santa Pasqua 2022 ovvero il prezzo dell' Amore

 

Diciamoci la verità: l'odio è gratis ed è pure comodo. 

Infatti odiare ti permette di non preoccuparti della verità perchè se quelli sono i nemici significa che avranno per forza fatto qualcosa di terribile per essere così impopolari. E odiare ti fa anche sentire meno solo perchè se tanta gente la pensa in questo modo non possono esserci errori e anzi è confortante sapere di essere in tanti a vederla allo stesso modo.  E come si può inoltre dubitare di essere nel giusto se tutti i media, i giornalisti, gli opinionisti, i politici, uomini e donne di spettacolo ci dicono che è doveroso provare odio per quelli là? 

In questi due anni pandemici odiare è diventato facile, rassicurante, motivo di aggregazione (in questo caso l'unica permessa) e non per pochi soggetti anche occasione per improvvisi picchi di popolarità e scalate al successo. E con il conflitto scoppiato in Ucriana si sta replicando la stessa logica per cui la stragrande maggioranza dei buoni ha tutto il diritto e al contempo il dovere di odiare nel modo più assoluto i cattivi di turno. Male ne incoglie a quei pochi che osano porre anche solo dei dubbi su questa dicotomia così netta tra odiati ed odiatori (il che non significa assolvere automaticamente certuni dalle loro responsabilità). 

Ma non dobbiamo pensare che quanto accennato sopra sia un'invenzione recente perchè il cuore dell'uomo è sempre lo stesso.

Già duemila anni fa una folla accomunata dall''odio chiedeva a gran voce la crocifissione di un uomo (eppure la stessa folla solo pochi giorni prima aveva accolto quello stesso uomo come un re al suo ingresso in città). Già allora l'odio creava improbabili alleanze tra nemici storici come Pilato ed Erode. Anche allora l'odio permetteva che si liberasse un omicida come Barabba pur di poter eliminare quell'odiato predicatore galileo. Lo stesso odio faceva si che quell' uomo condannato ad un supplizio atroce venisse dileggiato da chi assisteva a quello scempio e senza alcuna pietà per la madre che pure era lì a vedere quel figlio morire. 

Ma allora come oggi il copione è sempre lo stesso. Come un fuoco che consuma tutto, ma non riscalda nulla, l'odio avvolge e distrugge ogni cosa e  poi scema come neve al sole sino a che non trova un nuovo bersaglio. Una gratuità, quella dell'odio, che però puzza di morte da lontano e non può andare oltre al patibolo. 

L'Amore invece esige un prezzo ed è un prezzo altissimo, addirittura la vita stessa di Dio, ma è l'unico capace di spalancare la porta di un sepolcro e spezzare i legami della morte. Con la sua luce illumina ogni cosa conducendo alla Verità e alla Bellezza. Quell'Amore è il prezzo pagato per la nostra salvezza. 

Santa Pasqua 2022 a tutti voi. 


martedì 1 febbraio 2022

Dejà vu

Molti anni fa, quando mi dovetti occupare di seguire un'associazione di volontariato, accadde un fatto che mi fece molto riflettere. 

Si trattava di rinnovare la presidenza di tale realtà. Il presidente uscente (che ritenevo non aver fatto per nulla un buon lavoro) mesi prima che si arrivasse alle votazioni iniziò a dire con insistenza che lui non si sarebbe mai ricandidato e pregò con insistenza i soci di non prenderlo in considerazione per un secondo mandato. Arrivò addirittura a minacciare dimissioni anticipate qualora si fosse anche solo ipotizzata una sua ri-candidatura.

Ingenuamente pensai si trattasse di una buona notizia in quanto si poteva finalmente pensare a voltar pagina. Non potei non notare che una buona parte dei soci (molto affini al presidente uscente) si erano prodigati a dire che in effetti non si poteva chiedere un secondo mandato a chi aveva già dato tanto e chiesto di restarne fuori. Contemporaneamente una parte più esigua pareva sollevata dal fatto che quella persona non si rendesse più disponibile per cui ci si adoperò per cercare una persona di fiducia che potesse rappresentare e guidare l'associazione. 

Si arrivò così all'assembela in cui eleggere il nuovo presidente e dalle urne... venne eletto quasi all'unanimità (mancavano due voti uno dei quali era il mio) il presidente di prima che in un tempo non più lungo di cinque secondi accettò con alto senso di responsabilità il mandato espresso dai votanti.

Ovviamente rimasi di stucco e non potei che manifestare delusione e sorpresa per quel risultato. Per l'associazione comunque quella rielezione non fu un bene perchè dopo non molto tempo chiuse i battenti sommersa dai problemi. Problemi che, a detta del suo presidente e dei suoi adepti, non erano stati causati dalla sua (mala) gestione, ma da quelli come il sottoscritto che continuavano a porre domande e dubbi e non lasciavano che si lavorasse sereni. 

Tutto questo per dire che sabato quando si è palesato il bis di Mattarella al Quirinale ho avuto una terribile sensazione di dejà vu. Terribile perchè ho l'impressione che a breve ci sarà un prezzo da pagare molto alto e non saranno di certo gli attori di questa sceneggiata a pagare, ma tutti noi che abbiamo assistito nostro malgrado a questo teatrino.