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giovedì 25 aprile 2013

Liberazione...

Oggi è il 25 aprile, festa e anniversario della liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo.
Per sgombrare il campo da ogni equivoco chiarisco subito una cosa: sono profondamente grato a tutti coloro che si sacrificarono per il bene dell'Italia (italiani e non, non dimentichiamo il ruolo degli alleati). Ho sentito i racconti di chi ha vissuto quel periodo a cominciare dai miei nonni e ho letto diversi libri e ascoltato svariate altre testimonianze ed esperienze e ... mi sono convinto di una cosa.
Sì, abbiamo (dico così perche oggi ne godo i frutti anche io) ottenuto di sottrarci dal giogo di una dittatura e da anni di oppressione, ma non per questo siamo stati liberati da divisioni, ideologie, giochi di potere, qualunquismi, soprusi, ingiustizie e molto altro ancora. Dopo il 25 aprile 1945 l'Italia era una paese liberato, ma profondamente diviso, con una guerra civile alle spalle che per molti non era affatto finita e che negli anni a venire avrebbe lasciato i suoi strascichi di morte, violenza e ingiustizie da ambo le parti. Una guerra che ha visto il fratello contro il fratello, il figlio contro il padre, il marito contro la moglie, che si è trasmessa alle generazioni successive sino ad oggi. Un esempio fra tanti è che ancora oggi dopo 68 anni l'inno che va per la maggiore non è quella italiano, ma Bella Ciao (che non fu mai il canto dei partigiani durante la guerra perchè fu composta nel 1947 in occasione di un congresso del PCI) ad indicare che ancora vi è contrapposizione, che ci sono conti da presentare e nemici da additare e combattere.
Allora mi viene da dire, più in generale, che ricordare è sì vigilare perchè certe cose non accadano più, ma è soprattutto saper riconoscere che non siamo capaci di liberarci da soli, che il nostro anelito di libertà non può trovare la risposta dentro di noi, nelle sole nostre azioni.
La libertà, quella vera, non possiamo raggiungerla da soli, ogni nostra conquista di libertà porta in sè un residuo di imperfezione, un qualcosa che rimane nonostante tutti i nostri sforzi di eliminarlo.
Come ottenere allora questa libertà?  Essa ci è donata da Colui che da libero quale era venne fatto prigioniero, uomo di pace venne accusato di ribellione, uomo di Verità venne accusato di menzogna, figlio di Dio venne detto bestemmiatore, amico dei peccatori venne accusato di essere un mangione e un beone, fratello degli uomini venne da essi tradito, condannato e ucciso e tutto questo perchè noi per mezzo suo ricevessimo quella libertà che non si può togliere, che va oltre ogni divisione, ogni astio,  al di là della morte stessa come ci ha dimostrato con la sua Resurrezione.
Se sapremo accogliere e far nostra questa Verità allora saremo liberi...per sempre.
Buon 25 aprile a tutti. 

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