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giovedì 11 aprile 2013

Figura di garanzia???

In questi giorni si moltiplicano le affermazioni da parte di molte forze politiche (ne è una prova l'incontro Berlusconi-Bersani di ieri) di voler individuare una figura condivisa dai vari schieramenti e che possa essere di garanzia per tutti da eleggere alla presidenza della repubblica vista la scadenza ormai prossima del settennato di Giorgio Napolitano.
I nomi che sono stati fatti da politici o scritti sui giornali sono veramente tanti e tra tutti uno mi ha colpito in particolare: quello dell'esponente radicale Emma Bonino.
Ora, che lei voglia e possa aspirare alla presidenza della repubblica non mi stupisce ed è nelle sue possibilità e facoltà farlo.
Quello che però mi sconcerta è il fatto che la sua figura venga presentata come di garanzia!
Vediamo di chiarirci subito le idee: i partiti sono espressione della società civile e quindi quando operano lo fanno a nome e nell'interesse dei cittadini che li hanno votati e che da loro sono rappresentati (in realtà il loro operare dovrebbe essere per il bene comune ma questa parola è oggi troppo abusata e svuotata di ogni significato) sulla base peraltro di un programma precedentemente redatto e vagliato dagli elettori.
Se quello che ho detto sino ad ora è  corretto arrivo al succo della questione: come cattolico che ha espresso una sua preferenza nelle ultime elezioni come posso sentirmi "garantito" dalla Bonino? L'esponente radicale sopra citata non ha mai fatto mistero di non gradire la presenza dei cattolici in politica ed ha sempre cercato di limitare con parole e fatti la loro espressione. Si è fatta inoltre più volte promotrice di disegni di legge ed altre iniziative decisamente contrari alla concezione cattolica della persona e sostenendo una laicità dello stato che non è più tale ma sfocia apertamente in laicismo esasperato. Per la Bonino  (e per i radicali più in genarale) la fede è e deve restare un fatto esclusivamenete da relegare nella sfera privata, ma così non è per i cattolici per i quali fede e vita (quindi anche quella pubblica  e l'impegno politico laddove richiesto) sono inscindibili.
Mi chiedo anche come mai di fronte alla sua candidatura (che pare piaccia a molti) il mondo cattolico salvo pochi casi isolati sia in silenzio.
Sul silenzio mi riferisco in particolare al ministro Riccardi che sino alle elezioni era onnipresente per ribadire il sostegno cattolico alla lista Monti (ministro che pur avendo deleghe riguardanti la famiglia non mi risulta si sia mai espresso in sua difesa o abbia manifestato dissenso nei confronti di posizioni piuttosto discutibili su di essa nel suo governo) o al gruppo di Todi che raccoglieva una buona parte dell'associazionismo cattolico e che si è sgretolato piuttosto velocemente a ridosso della tornata elettorale. Che dire poi della onorevole Carfagna in area PDL che ha apertamente sostenuto la candidatura della Emma nazionale? A onor del vero bisogna dire che il partito ha subito dichiarato che la sua era una opinione personale, ma il sasso era già stato buttato nello stagno (senza dimenticarsi che la Bonino approdò in Europa grazie anche all'appoggio  del primo governo Berlusconi).
Il PD poi pare non sia così ostile e d'altra parte uno dei nomi più in voga nei giorni scorsi era quello del cattolico "adulto" Romano Prodi, altra scelta per me discutibile e non di garanzia.
E il M5S?  Difficile sapere cosa pensino (più precisamente cosa pensa Grillo) e quale sia la loro linea comune (ammesso che ci sia) , certo è che tutto ciò che sa di radicale è nelle loro corde ed una candidatura come quella della Bonino potrebbe essere a loro gradita.
In conclusione che dire? Molti sono i nomi e magari ci stupiranno positivamente, non possiamo escluderlo.
Aspettiamo e soprattutto preghiamo Colui che si è fatto "garante" per noi  a prezzo del suo sangue.
Alla prossima scorrettezza!
  


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