Devo fare una doverosa premessa: non sono un assiduo frequentatore della messa in latino. Vi ho partecipato in poche occasioni che si possono contare sulle dita di una mano e sinceramente a suo tempo sono rimasto colpito dalla sua sobria solennità e se devo dirla tutta mi sorprese ancor di più il vedere tanti giovani e famiglie con bambini tra i banchi.
Ricordo anche che anni fa partecipai in Germania (era la giornata mondiale della gioventù di Colonia) ad una messa in una parrocchia che ospitava giovani da diverse parti del mondo. Ebbene le parti comuni della celebrazione (come ad esempio il Padre Nostro) erano tutte in latino e tutti i parrocchiani sapevano recitarle senza problemi. Ricordo che ero accanto a tedeschi, spagnoli, inglesi, ma tutti stavamo pregando con la stessa lingua, la lingua della Chiesa e certamente in quel giorno ebbi una percezione più chiara di cosa significa "cattolica" cioè universale.
Sbaglia anche chi sostiene che i nostri nonni recitassero parole in latino senza saperne il significato. Mio nonno (che aveva solo la quinta elementare) è stato il primo a spiegarmi il significato del Pater Noster e questo perchè se è vero che pochi conoscevano il latino rimane altrettanto vero che i sacerdoti allora si premuravano di istruire i fedeli, di spiegare il significato delle preghiere e delle diverse formulazioni della fede. Oggi invece il Padre Nostro nessuno lo spiega più per cui si cambiano le parole sperando la gente comprenda meglio e garantendo così solo il perpetuarsi dell'ignoranza.
Ho cari amici che prendono parte con assiduità alla messa nel vetus ordo e posso testimoniare che sono tutt'altro che scismatici o sedevacantisti e che davvero (e certamente molto più di me) pregano per la Chiesa e per il pontefice. Nella lettera di accompagnamento al Motu Proprio recentemente voluto da Papa Francesco si parla con preoccupazione delle divisioni nel corpo di Cristo che avrebbe alimentato tale rito e la sua frequentazione da parte di gruppi di fedeli. Ora, io ritengo assolutamente plausibile che vi sia anche chi vive questa partecipazione come un'occasione per evidenziare un contrasto e rinfocolare una disobbedienza, ma nè più nè meno di tanti altri che partecipano invece alla messa post-conciliare.
A tal propostito sono otto anni che, in occasione di sortite ecclesiali e papali che mi lasciano assai perplesso, mi sento dire dai normalizzatori di turno un perentorio "stai tranquillo". Certamente questo può essere un utile invito ad approfondire le cose e non nego che nel farlo mi sia capitato di vedere talune cose in modo diverso. Ma devo anche confessare con rammarico che oggi posso con tranquillità controbattere "tranquillo un cavolo!" visti certi risultati ottenuti e certi processi avviati.
Nel caso specifico del recente motu proprio riguardante la celebrazione nel Vetus Ordo lascio agli esperti le condiderazioni tecniche e mi limito solo a dire che sarò tranquillo quando oltre ad un documento come "Traditionis Custodes" ne uscirà un altro che se fosse per me intitolerei " De termine rerum ad mentula canis" (lascio a voi il divertimento della traduzione). Sarò tranquillo quando tale documento vorrà porre fine alle menate liturgiche che subiamo da anni, a canti e balli improbabili in chiesa che se va bene sembrano una puntata di "Ballando con le stelle" mentre se va male ci riportano ai tempi de "la Corrida di Corrado". Sarò tranquillo quando si porrà fine a celebrazioni in cui si portano in processione all'altare le peggio cose dal pallone del campo di calcio alle biciclette e via dicendo. Sarò tranquillo quando si smetterà nelle chiese di relegare il tabernacolo in un angolo buio e seminascosto sempre più lontano dall'altare per ribadire la centralità della Parola (ma il Verbo non si era fatto carne?) e si inizierà a non dire più che tutto è simbolico perchè dopo decenni di simbolo di qua e simbolo di là alla presenza reale la gente non ci crede più e nemmeno sa cosa sia. Sarò tranquillo quando saranno messi in riga quei laici investiti dalla loro autorità di appartenenti alla commissione liturgica, al gruppo operatori della pastorale et similia che spadroneggiano su qualunque aspetto liturgico ai danni del malcapitato parroco di turno. Sarò tranquillo quando si sanzioneranno quei sacerdoti che trasformano la messa nella loro personale rubrica delle opinioni (magari facendo anche pubblicità a leggi liberticide) o che omettono il Credo perchè non ci credono...oppure quando si richiameranno all'ordine quei vescovi che in tempi di pandemia sospendono la celebrazione delle messe per responsabilità e solidarietà nei confronti delle istituzioni mentre queste ultime vietano qualunque processione, ma consentono poi i maxi schermi per le partite degli europei in piazza.
Sarò tranquillo quando si vorrà mettere la parola fine a improbabili piani pastorali che sono gli stessi da anni, morti, sepolti e soprattutto fallimentari, ma puntualmente riproposti sotto altro nome. Sarò tranquillo quando si farà pulizia anche nei consigli pastorali, negli altri organi parrocchiali e nelle istituzioni educative cattoliche ormai colonizzati per lo più da quei cattolici adulti che esordiscono sempre con "sono cattolico, ma..." per poi agire ovviamente al contrario di ciò che insegna la Chiesa però quest'ultima serve per garantire il voto cattolico sotto elezioni.
Sarò tranquillo quando si lasceranno morire tutti quegli organismi paraecclesiali ed intraecclesiali pieni di paraculi spesso ebbri di boria perchè "loro hanno una responsabilità" e che ripetono a manetta gli slogan di chi li ha messi lì. Il loro unico mestiere è rendere accettabili e credibili i sopra citati piani pastorali salvo poi disinteressarsene e nel mentre silenziare e ridicolizzare (ovviamente con tono canzonatorio) chiunque ponga anche solo dei dubbi. Gli stessi paraculi che poi sono gli utili idioti (ovviamente con la benedizione di buona parte delle gerarchie) per invitare i fedeli a votare i partiti ai loro occhi più presentabili che guarda caso però poi sono sempre quelli che promuovono le leggi più antiumane e anticristiane di sempre (e direi che il caso del ddl Zan fortemente voluto dal PD del cattolico Letta è assai esemplare).
E ognuno dei miei due o tre lettori prosegua nell'elenco perchè avrà certamente esempi da aggiungere.
Sino a quel momento amici miei non credo proprio di riuscire a stare tranquillo.
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